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Zuppe, minestre, ramen e gli altri protagonisti della dieta liquida

Zuppe, minestre, ramen e gli altri protagonisti della dieta liquida

Zuppe minestre ramen smoothies

In tutto il  Pianeta  impazza la “brodomania”:  se il brodo di carne  è diventata la “bibita” salutistica più amata a New York,  grazie anche a sponsor d’eccezione, come Salma Hayek e Gwyneth Paltrow,  paparazzate mentre assaporano il loro brodino dai bicchieroni tipici per il caffè da asporto, in Italia c’è  la riscoperta di minestre e zuppe tipiche della tradizione mediterranea, rivisitate anche da chef stellati, e   il successo dei bar e dei ristoranti giapponesi,  che offrono nei loro menu le gustosissime zuppe “ramen”. E poi c’è il nuovo trend che prende sempre più forza, quello delle bevande vegetali salutistiche, smoothies e juice in primis. Morale: i “pasti al bicchiere” o nei piatti fondi sono di tendenza e, considerate le tante (salutari) variazioni in tema, sono un’ottima soluzione per vivacizzare i menu.

Zuppe minestre ramen smoothies

LE MINESTRE E LE ZUPPE FREDDE: RINFRESCANTI, RIMINERALIZZANTI, VITAMINIZZANTI.

Nell’immaginario culinario,  creme, minestre e zuppe sono piatti tipicamente invernali, ma sono perfetti anche in veste primaverile se sono totalmente o a predominanza vegetale e se vengono  serviti appena tiepidi, poiché apportando acqua,  vitamine,  minerali e fibre, elementi utili anche per  reidratare l’organismo. Qualche idea? La vellutata di carota, magari insaporita con cannella o curcuma, apporta molto betacarotene e potenti antiossidanti, utili per contrastare i danni indotti dai raggi UV, mentre la zuppa o la vellutata di pomodoro è una preziosissima fonte di licopene, l’antiossidante principe, soprattutto se cotto come nel nostro caso, per contrastare il foto-invecchiamento e prevenire l’ossidazione del colesterolo,  con i relativi danni su cuore e arterie.    Ancora: la crema di peperoni e cetrioli è una miniera di vitamina C, di betacarotene e acido folico, mentre la zuppa fredda di zucchine e yogurt greco  è un perfetto piatto unico, leggero e rinfrescante. Chi ama il porro, vegetale interessantissimo sotto il profilo nutrizionale, scoprirà le sue proprietà diuretiche e le sue azioni preventive sull’ipertensione oltre all’azione  antiossidante grazie ai suoi flavonoidi. Si può preparare una gustosissima zuppa tiepida aggiungendo al porro delle patate, un po’ di panna fresca, erba cipollina e una manciata di mandorle a lamelle. Per la composizione del menu: alla zuppa  si possono abbinare pesce o formaggi freschi  per completare l’apporto nutrizionale con proteine e grassi e a qualche crostino o pane tostato, per non far mancare i carboidrati complessi.

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ALL’ORIENTALE: LE MINESTRE CURATIVE CINESI E I RAMEN GIAPPONESI

Un po’  di zenzero, un pizzico di astragalo, 1 o 2 di litchi: non è la formula di una pozione magica, ma gli ingredienti di alcune minestre “made in Cina”, Yao Zhou in lingua madre, frutto delle  ricerche di dottori e farmacologi di corte come Li Shizen, vissuto sotto la dinastia dei Ming nel Sedicesimo secolo. Amplissima la proposta, che va  dalla Yoa Zhou a base di sorgo per i morsi di serpente a quella con foglie di loto contro l’obesità. Ma al di là di questi esempi per noi improponibili e  stravaganti, ne esistono altri decisamente più gradevoli e interessanti  da inserire nei nostri menu, anche in un’ottica detox. Le minestre cinesi hanno come ingrediente base il riso e comuni verdure e ortaggi, ma spesso includono anche erbe depurative e curative, come il tarassaco, che stimola in particolare il fegato, o la menta, che, secondo la medicina tradizionale cinese migliorerebbe la concentrazione mentale.  Tra le Yao Zhou  più interessanti troviamo quella a base di Gou Qi Zi, i frutti di litchi,  ormai facilmente reperibili anche nei nostri negozi, che, oltre ad essere dolcissimi, ci difendono anche dai radicali liberi per la ricchezza di polifenoli e di vitamina C. La minestra  con   Bo He, la menta cinese molto simile alla nostra menta piperita, invece, sembra aiuti a contrastare il mal di testa e a migliorare la concentrazione mentale.

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Come si preparano. Le minestre non vanno né salate né condite e sono tutte a base di riso, che secondo la medicina tradizionale cinese protegge lo stomaco e la milza, due organi dal ruolo primario nel mantenimento dell’energia vitale.  La preparazione è piuttosto semplice: il riso va cotto a lungo nell’acqua di cottura delle piante medicinali. Qualche esempio: per la zuppa allo zenzero, ad azione protettiva, antiaging e preventiva sulle malattie neurodegenerative e cardiovascolari,  basta far bollire per 40 minuti 8-9 grammi di radice fresca  in mezzo litro d’acqua e dopo aver aggiunto 100-150 g di riso si prosegue la cottura per altri 30 minuti. La minestra al ginseng, tonica e stimolante,  si prepara con 3 g di ginseng in polvere, 100 g di riso  e un cucchiaino di miele in mezzo litro di acqua. Tempo di cottura: 30 minuti (attenzione, però, a chi soffre di tachicardia, tremori, ipertensione e insonnia).   Per la minestra con la menta si fanno lessare 200 g di riso in mezzo litro d’acqua e prima di fine cottura si aggiungono 15 g di menta secca.

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E’ RAMEN-MANIA. Si prestano a scalzare il primato di sushi e sashimi come piatto giapponese più amato  dagli italiani: ci riferiamo al ramen, ovvero i noodles, gli spaghetti giapponesi (udon, ramen, soba e somen), in brodo ristretto di carne (pollo o maiale) o pesce. Segni particolari: questa speciale zuppa viene insaporita con sale (shio), miso o salsa di soia (shoyu). Al brodo, poi, oltre ai noodles vengono aggiunti anche una serie di altri ingredienti, come verdure,  alga kombu, katsuobushi (fiocchi di tonnetto secco),  niboshi (sardine essiccate),  gamberetti o  mini-fettine molto  sottili di carne di maiale. Una porzione di ramen è ricca di carboidrati e povera di vitamine e sali minerali ed è molto saporita. Ma attenzione: il  brodo utilizzato contiene molto sale, pertanto, chi segue una dieta povera di sodio dovrebbe evitare di berlo. Attenzione anche a chi soffre di celiachia: i noodles sono di frumento e non di soia come si tenderebbe a credere.

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LA CARICA DI SMOOTHIES E  JUICE

Sono sempre di tendenza, amatissimi dalle celebrities, attrici e modelle in primis, che non perdono occasione per fotografarsi con i loro juices (succhi ottenuti da spremitura rigorosamente a freddo da verdure e frutta) o con i loro smoothies preferiti (cremosi, colorati, freddi ma non ghiacciati, con aggiunta di latte di mandorla o di yogurt). Tra le tante c’è la green addicted Miranda Kerr, che con il suo smoothie più amato ha girato una puntata della web series di bellezza Net-A-Porter “The Body Beautiful”.  Gli ingredienti scelti dalla top australiana: un bicchiere di acqua di cocco;  1 cucchiaio di polvere di bacche d’acai, potente anti-ossidante; 1 cucchiaio di bacche di Goji (altra fonte di  antiossidanti); 1 cucchiaio di Spirulina, l’alga definita la più completa fonte di nutrimento al mondo;  1 cucchiaio di polvere di cacao;  1 cucchiaio di polvere di Maca, detta anche ginseng peruviano, energizzante e rivitalizzante (e sostituibile con altrettanto ginseng facilmente reperibile); “Chia seeds”, salvia del Messico, ottima fonte di calcio, magnesio e ferro (in alternativa: 1-2 foglie di salvia comune);  1 cucchiaio di polvere di riso. Tra l’altro,  smoothies e juices sono un ottimo alimento liquido drenante, antinfiammatorio, idratante e utile  per  far  scorta dei preziosi nutrienti  protettivi per la pelle.

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Ma ecco qualche ricetta di juice.

Idratante e saziante. 1 carota, 1 fetta di melone giallo, 2 susine, 3 pesche, 3 albicocche e un po’ di zenzero grattugiato. Protettivo, antinfiammatorio:1 peperone rosso, 3 peperoncini rossi, 200 g di pomodori ben maturi, 1 carota e 2 cucchiai di bacche di goji. Per migliorare, invece, la microcircolazione e sortire un effetto detox generale, perfetto questo juice:  1 manciata di misticanza,  1 manciata di spinaci, 2 tazze di acqua, ½ tazza di mirtilli, 1 banana,  1 mela sbucciata e senza torsolo, 1 bustina di dolcificante a base di stevia, 2 cucchiai di semi di lino in polvere.

Disclaimer  

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico. E’ sempre bene affidarsi ai   consigli del proprio medico curante o di uno specialista.

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