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Stonehenge, un osservatorio astronomico della preistoria

Stonehenge, un osservatorio astronomico della preistoria

Stonehenge un osservatorio astronomico della preistoriaonomico dell'era neolitica, situato nella piana di Salisbury a sud di Londra. Colonne di pietra, alte una decina di metri, si ergono in un cerchio concentrico di svariate decine di metri di diametro, sormontate da pietre orizzontali a formare veri e propri architravi di roccia, che visti da lontano sembrano pietre sospese. La parola Stonehenge significa infatti pietra sospesa (stone: pietra; henge/hang, sospendere). All'interno di questo cerchio si trovano cinque grandi triliti, disposti a ferro di cavallo. Il tutto è poi circondato da una serie di fossi (chiamati Aubrey Holes, in onore di John Aubrey, che li scoprì nel Seicento), disposti a loro volta circolarmente. Completano il monumento archeologico un viale di accesso e altre grandi pietre di riferimento, tra cui un grande masso (Heel Stone, la pietra del tallone, perché posta alla base del complesso megalitico), posto in direzione del solstizio estivo. Due astrofisici inglesi, Fred Hoyle e Gerald Hawkins, hanno avanzato una ipotesi sul funzionamento di Stonehenge per il calcolo astronomico solare e lunare. La loro teoria è stata perfezionata dall’astronomo tedesco KIaus Meisenheimer. Secondo Meisenheimer, gli astronomi neolitici prevedevano le eclissi di Sole e di Luna con buona approssimazione, e il calcolo avveniva come segue. Elementi per il calcolo delle eclissi. a) le 56 buche di Aubrey. (il cerchio più esterno nel disegno), che rappresentano l’orbita solare (la buca 56 corrisponde al solstizio d’estate); b) i 2 anelli di buche concentrici più interni, rispettivamente di 29 e 30 buche, che indicano l’orbita lunare; c) 4 indicatori, che corrispondono a Sole, Luna e ai due nodi lunari (i due punti in cui le orbite di Luna e Terra si incrociano). Ogni giorno, l’indicatore della Luna, partendo dalla buca 1 del cerchio più interno dell’orbita lunare, avanza di un numero in senso orario. Arrivato alla posizione 29 passa sullo 0 dell’altro cerchio (che rappresenta la Luna piena), poi continuerà il suo cammino. Quando arriverà alla posizione 29 di questo cerchio (di nuovo plenilunio), si sposta sulla posizione 1 del cerchio interno (“saltando” lo 0) e così via. Tra due pleniluni trascorrono quindi in media 29.5 giorni. Quando la Luna si trova in una delle buche segnate in blu ( mediamente ogni 6.5 giorni) l’indicatore del Sole si muove di una posizione in senso antiorario e percorre così il suo percorso in circa un anno (56 x 6.5 =365 giorni). I nodi lunari si muovono lungo l’orbita solare, ma in senso orario e sempre in posizioni contrapposte. Avanzano di una posizione tutte le volte che il Sole arriva su una delle buche segnate in rosso, le numero 18, 39 e 56. Quindi una rivoluzione dei nodi dura 56 : 3 = 18.67 anni. Quando l’indicatore della Luna si trova sulla posizione di Luna piena e la pedina del Sole sulla posizione di un nodo lunare o su di una adiacente, si ha l’eclissi di Luna. Quando il Sole incontra un nodo durante la Luna nuova (la pedina della Luna è cioè sulla Posizione 14 o 15) si avrà l’eclissi di Sole. Calcoli perfetti che conferiscono ancor più fascino e mistero a uno dei siti archeologici più maestosi e unici in tutto il pianeta e che rivelano tutta la maestosità di un sapere antico ma ancora attualissimo.

Stonehenge è un osservatorio astronomico della fine del neolitico (intorno al 3100 a.C.) o meglio, un santuario astronomico dell’era neolitica, situato nella piana di Salisbury a sud di Londra http://www.stonehenge.co.uk/.

La parola Stonehenge significa  pietra sospesa (stone: pietra; henge/hang, sospendere). Il set che vediamo oggi è composto da un cerchio interno con sei grandi blocchi di pietra sormontati da tre architravi colossali e un cerchio esterno di diciassette monoliti con architravi. All’interno di questo cerchio si trovano cinque grandi triliti, disposti a ferro di cavallo. Il tutto è poi circondato da una serie di fossi (chiamati Aubrey Holes, in onore di John Aubrey, che li scoprì nel Seicento), disposti a loro volta circolarmente. Completano il monumento archeologico un viale di accesso e altre grandi pietre di riferimento, tra cui un grande masso (Heel Stone, la pietra del tallone, perché posta alla base del complesso megalitico), posto in direzione del solstizio estivo.

Stonehenge un osservato

Questo è tutto ciò che rimane di un monumento megalitico che un tempo comprendeva originariamente 162 elementi in pietra e la cui costruzione è stata attribuita a romani, sassoni, danesi, ai druidi e alle prime comunità agricole della Gran Bretagna. Ma le origini sono controverse: secondo alcuni studi condotti dall’Università di Göteborg, in Svezia, pubblicati sulle riviste ScienceNews e ScienceMag, i megaliti di pietra che formano il misterioso monumento sarebbero arrivati dalla Francia all’incirca 6800 anni fa.

Gran Menhir in Francia nord occidentale
Gran Menhir a Carnac, in Francia nord occidentale, nella regione del Morbihan.

Fu allora – secondo gli esperti – che giunsero nell’attuale Gran Bretagna alcune popolazioni originarie d’oltremare attraversando la Manica, portando con sé tutte le loro conoscenze. Per formulare la loro tesi, i ricercatori hanno  preso in esame l’origine e la diffusione di altri 154 siti simili e ne è risultato che le prime tracce sono state trovate proprio nella Francia Nord occidentale e che risalgono a circa 6800 anni fa.

La datazione è stata fatta grazie alla tecnica del radiocarbonio che dimostrerebbe che tutti i siti sono stati realizzati orientativamente tra i 6.500 e i 4.500 anni fa.

Stonehenge un osservato

In tutti i casi, lo straordinario investimento di tempo e sforzo umano che ha richiesto la costruzione di Stonehenge, che sembra si sia estesa per un arco di tempo di oltre 1500 anni, suggerisce che è stato progettato con uno scopo speciale, e l’interpretazione generalmente accettata e riconosciuta attualmente è che si trattasse di un centro rituale preistorico allineato con il movimento del sole.

Stonehenge un osservatorio astronomico della preistoria

D’altro canto, le prime comunità agricole dipendevano interamente dal ciclo delle stagioni, il cui corso implicava periodi di abbondanza di cibo, come la primavera e l’estate, e altri di carenza, come l’autunno e l’inverno. Quindi, non sorprende che l’asse di Stonehenge si allinei al sorgere del sole al solstizio d’estate e al tramonto al solstizio d’inverno. Il solstizio d’estate, che varia tra il 21 e il 24 giugno, è il periodo dell’anno in cui il sole è allo zenit, ed è quindi il giorno più lungo dell’anno, mentre il solstizio d’inverno segna il giorno più corto ed è intorno al 21 dicembre.

L’allineamento di Stonehenge al solstizio d’estate ci suggerisce che il sito avrebbe dovuto essere innalzato per ospitare un’attività rituale o feste stagionali legate all’osservazione del sole e forse della luna. È probabile che queste cerimonie rappresentassero idee e teorie sulla fertilità, la vita, la morte e l’aldilà. Tuttavia, considerando che la sua costruzione è durata più di 1.500 anni, il suo significato potrebbe essere cambiato con il passare del tempo.

Stonehenge un osservatorio astronomico della preistoria

Di più: due astrofisici inglesi, Fred Hoyle e Gerald Hawkins, hanno  avanzato una ipotesi sul funzionamento di Stonehenge per il calcolo astronomico solare e lunare. La loro teoria è stata perfezionata dall’astronomo tedesco KIaus Meisenheimer.

Secondo Meisenheimer, gli astronomi neolitici prevedevano le eclissi di sole e di luna con buona approssimazione, e il calcolo avveniva come segue.

Stonehenge: un osservatorio astronomico della preistoria che consente di calcolare le eclissi solari e lunari

Elementi  per il calcolo delle eclissi.

  1. a) le 56 buche di Aubrey (il cerchio più esterno nel disegno di cui alla foto più sopra), che simboleggiano l’orbita del sole (la buca 56 corrisponde al solstizio d’estate);
  2. b) i 2 anelli di buche concentrici più interni, rispettivamente di 29 e 30 buche, che indicano l’orbita della luna;
    c) 4 indicatori, che corrispondono a sole, luna e ai due nodi lunari (i due punti in cui le orbite di Luna e Terra si incrociano).

Ogni giorno, l’indicatore della luna,  partendo dalla buca 1 del cerchio più interno dell’orbita lunare, avanza di un numero  in senso orario. Arrivato alla posizione 29 passa sullo O dell’altro cerchio (che rappresenta la luna piena), quindi proseguirà il suo percorso. Quando arriverà alla posizione 29 del  cerchio (di nuovo plenilunio), si sposterà nella posizione 1 del cerchio interno (“saltando” lo 0) e così via. Tra due pleniluni trascorrono quindi in media 29.5 giorni.

Quando la luna si trova in  una delle buche in grassetto nel disegno (0, 4, 7, 10, 13, 17, 20, 23, 26, e accade mediamente ogni 6.5 giorni) l’indicatore del sole si muove di una posizione in senso antiorario e percorre così il suo percorso in circa un anno (56 x 6.5 =365 giorni).

Stonehenge un osservatorio astronomico della preistoria

I nodi lunari si muovono lungo l’orbita solare, ma in senso orario e sempre in posizioni contrapposte. Avanzano di una posizione tutte le volte che il Sole arriva su una delle buche segnate in rosso, le numero 18, 39 e 56. Quindi una rivoluzione dei nodi dura 56 : 3 = 18.67 anni.

Quando l’indicatore della luna si trova sulla posizione di luna piena e l’indicatore del sole sulla posizione di un nodo lunare o su di una adiacente, si ha l’eclissi di luna. Quando il sole incontra un nodo durante la luna nuova (l’indicatore della luna è cioè sulla Posizione 14 o 15) si verificherà l’eclissi di sole.

Stonehenge un osservatorio astronomico della preistoria

Calcoli perfetti che conferiscono ancor più fascino e mistero a uno dei siti archeologici più maestosi e unici in tutto il pianeta e che rivelano tutta la maestosità di un sapere antico ma ancora attualissimo.

Per saperne di più: Centro Studi Astrologici Dikte, https://www.facebook.com/CentroStudiAstrologiciDikte/?_

 

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