Vero e falso su sole e tintarella
Forse te ne sei già accorta, ma davvero in fatto di abbronzatura c’è sempre qualcosa da scoprire: per quanto tempo esporsi, come intensificare il colore, in che modo difendersi dalle scottature. Perché intorno a raggi solari, tintarella & C. sopravvivono alcuni luoghi comuni, difficili da sfatare, e tante verità, più o meno conosciute. Così, non è sempre facile conquistare un bel colore ambrato proteggendo al meglio la pelle. Per aiutarti in questo piacevolissimo compito, abbiamo preparato apposta per te una guida al vero e al falso sulla tintarella. Così, quest’anno potrai godere tutto il bello del sole. Ed esibire un’abbronzatura perfetta su una pelle idratata e luminosissima.
L’intero spettro della luce solare provoca danni ma apporta anche tanti benefici.
VERO
Insieme agli UVB, gli UVA stimolano l’abbronzatura, ma raggiungono il derma papillare colpendo le fibre elastiche e il collagene. Gli UVB sono bloccati negli strati superficiali della pelle, però vi arrivano con un elevato carico d’energia: per questo sono responsabili dell’eritema, delle scottature e, insieme agli UVA, del fotoinvecchiamento e dei tumori cutanei. Ma sono proprio loro a stimolare la vitamina D. Grazie al calore prodotto, gli infrarossi agiscono come una sorta di massaggio-corpo decontratturante, ma aumentano del 50% circa il carico di radicali liberi e frammentano le fibre elastiche.
Un buon prodotto solare deve contenere sostanze che proteggono sia dai raggi UVA, sia dagli UVB e meglio ancora contro la luce blu e gli infrarossi.
VERO
Fino a qualche tempo fa si pensava che i raggi più nocivi fossero gli UVB. Oggi, invece, si sa che sono soprattutto gli UVA ad essere pericolosi, perché fanno invecchiare l’epidermide e aumentano il rischio di altri seri problemi. Di più: le ultime scoperte della scienza mettono sotto accusa anche la luce blu e gli infrarossi, ritenuti corresponsabili del photoaging. Come andare a colpo sicuro? Prima di acquistare il solare, leggi attentamente l’etichetta e verifica che sulla confezione sia riportato il fattore numerico di protezione (Spf) dai raggi UVB. Controlla anche il grado di protezione dagli UVA, indicato con un numero accompagnato dal metodo utilizzato per calcolarlo (Pdp o Ipd). Tieni infine presente che una protezione elevata dagli UVA si riferisce a valori superiori a 15 con metodo Ppd e a 45 con Ipd. 5.
Protegge di più un Spf 50 o un Spf 30.
VERO E FALSO
Sembra un paradosso, ma un Spf 30 può proteggere meglio di un Spf 50, soprattutto se quest’ultimo è steso con scarsa frequenza nell’errata convinzione che essendo molto alto schermi senza soluzione di continuità. Un Spf 50 protegge la pelle dalla radiazione solare al 98,33% contro il 96,67% di un Spf 30. Non il doppio, bensì l’1,66% in più. Per questo, dopo i primi giorni basta un Spf 30, che lascia meglio passare gli UVB pro-vitamina D, da stendere generosamente ogni 2 ore. Per avere la stessa protezione Spf dichiarata in etichetta infatti bisogna applicare 2 mg di prodotto per ogni cm quadrato di pelle, pari a circa 5 tocchi sul viso, 8 su décolleté e addome, 5-6 sulle gambe e altrettanti sulle braccia, 8 su spalle e schiena.
Se prima di espormi mi abbronzo con le lampade UV, al sole posso evitare di mettere le creme protettive.
FALSO
Le lampade abbronzanti sono utili dal punto di vista psicologico, per non arrivare troppo bianche al mare ed essere meno indotte ad accelerare la tintarella adottando comportamenti irragionevoli. Però, la pigmentazione prodotta da questi apparecchi non è minimamente protettiva e pertanto la crema solare è di rigore. Inoltre, meglio non esagerare, soprattutto se hai già superato gli anta: oltre ad accelerare l’invecchiamento della cute, anche le lampade possono aumentare il rischio di seri problemi cutanei.
Ho la pelle matura e segnata da rughette e macchie solari, quindi meglio non prendere la tintarella.
VERO E FALSO
Non ti devi privare del sole, che oltre tutto fa bene per una lunghissima serie di motivi – tra l’altro: stimolando il metabolismo basale, la produzione di vitamina D e le ghiandole surrenali, aiuta a dimagrire, rinforza capelli e ossa e fortifica il sistema muscolare -. Devi solo prestare qualche attenzione in più: osservare scrupolosamente i tempi di esposizione e utilizzare sempre, cioè durante tutta la primavera e l’estate, creme protettive altissime sul corpo e a schermo totale sul viso e décolleté, zone più a rischio per le antiestetiche macchie solari. Contro queste ultime, ti aiuta anche l’omeopatia: a partire da una settimana prima dell’esposizione, e per tutta la primavera e l’estate, puoi assumere Natrum Sulphuricum e Lycopodium, secondo dosi e modalità suggerite da un medico esperto.
Ho già iniziato a prendere il sole nei week end, quindi d’ora in poi eviterò di esfoliare la pelle per non asportare anche la tintarella.
FALSO
Tutt’altro: la premessa per mantenere sempre una tintarella intensa ed omogenea è liberare la pelle dalle impurità e dalle cellule morte in superficie, facendo una leggera esfoliazione almeno ogni 15 giorni. Puoi affidarti alle mani esperte di un’estetista per un gommage viso-corpo a base di alghe ed erbe, per esempio, o procedere da sola con uno dei tanti prodotti esfolianti che trovi in commercio. L’importante è non utilizzare trattamenti aggressivi, perché se privi la pelle dello strato superficiale di protezione, la rendi più vulnerabile ai raggi solari.
Per il viso devo usare una crema protettiva specifica.
VERO E FALSO
Sul viso meglio stendere prodotti specifici, che oltre alla protezione solare apportino anche sostanze idratanti e antiossidanti. Però, sul mercato trovi anche solari studiati appositamente sia per la texture della pelle del viso, sia per quella del corpo. La regola generale, per andare a colpo sicuro, è leggere attentamente l’etichetta, dove è generalmente specificato se il prodotto è applicabile sia su viso, sia su corpo.
Se ho la carnagione media o scura, posso usare filtri protettivi bassi anche ai primi bagni di sole.
FALSO
Anche se appartieni ai fototipi più scuri devi usare le dovute precauzioni. L’esposizione prolungata e cronica alle radiazioni UV, infatti, causa, indipendentemente dalla carnagione, danni alle cellule, al tessuto fibroso e ai vasi sanguigni della pelle. Inoltre, i raggi UV accelerano l’invecchiamento della pelle e la graduale perdita dell’elasticità, che genera rughe, macchie solari e pelle secca. Infine, il rischio di eventuali effetti dannosi agli occhi e al sistema immunitario prodotti dalla radiazione UV è indipendente dal tipo di pelle.
Se mangio molta frutta e verdura color arancio e prendo integratori a base di betacarotene mi abbronzo di più.
VERO E FALSO
Assumere betacarotene, sia dagli alimenti, sia dagli integratori, non ti mette al riparo dalle scottature e non aumenta la produzione di melanina. Però, conferisce alla pelle una colorazione dorato-aranciata, che si somma al bruno della melanina, aumentando l’effetto abbronzatura e aiutando a mantenere più a lungo una pelle colorata. In ogni caso, questo è il momento giusto per prendere qualche integratore utile per preparare la pelle all’estate e alla tintarella senza soluzione di continuità. Preferisci quelli a base di un mix di antiossidanti, come vitamine C, E, PP e selenio – antietà – oltre, per esempio, a betacarotene, ceramidi di riso ed estratti di vite, di collagene, zinco, uva rossa e tè verde, che idratano, coadiuvano l’abbronzatura e migliorano l’elasticità cutanea. Attieniti scrupolosamente, però, alle dosi consigliate per non rischiare sovradosaggi, soprattutto di antiossidanti, che se in eccesso paradossalmente accelerano l’invecchiamento della pelle.
Posso esibire una bella pelle ambrata anche se uso filtri solari alti.
VERO
Se hai la pelle chiara o molto chiara, sai bene che devi prendere il sole con filtri altissimi e alti durante tutte le vacanze, altrimenti invece di abbronzarti ti arrossi e rischi di reagire alle radiazioni con pruriti e irritazioni. Però, anche se usi filtri altissimi, non devi temere di restare bianca: l’abbronzatura ci metterà un po’ ad apparire, ma poi durerà più a lungo, perché proteggendo a dovere la pelle rallenti anche il tournover, cioè il ricambio, cellulare.
Quando sono già abbronzata, posso evitare di stendere le creme con fattore protettivo medio-alto.
FALSO
Gli ultravioletti presi in dose massiccia e senza protezione possono indebolire il sistema immunitario, quindi mettere a dura prova anche la salute e lo splendore della pelle: per questo, anche quando hai già la tintarella è fondamentale continuare la routine di protezione. Primo, perché stimoli la pelle a produrre melanina e a intensificare l’abbronzatura. Secondo, perché la proteggi dai danni del photo-aging provocati dagli UVA. In pratica: se ti stai già abbronzando, continua ad utilizzare fattori protettivi in rapporto al tuo fototipo e al grado di tintarella raggiunta, stendendo i prodotti più volte al giorno. Se sei già abbronzata, utilizza la crema protettiva, sebbene con un fattore più basso: così non metterai a repentaglio l’intensità del colore. Anzi, ne prolungherai la vita.
FATTORI E TEMPI GIUSTI
Ecco le norme base che devi tenere sempre presente per poter esibire una tintarella sana e perfetta.
Fattori di protezione. Ricorda che alle persone con pelle chiara, fototipo 1 e 2, è indicato un indice di protezione 40 per il primo periodo e successivamente fattori gradualmente più bassi. Le pelli più scure (come il fototipo 3, al quale appartiene la maggior parte degli italiani), dovrebbero iniziare con indice tra i 20 e 30 e proseguire con un 10 o 15.
Formulazioni da preferire. Importante anche la scelta della formulazione dei solari: quelli in olio hanno generalmente fattori di protezione molto bassi e sono quindi sconsigliati durante i primi bagni di sole. Sì al latte, particolarmente adatto per il corpo perché più facile da stendere. Le formule in gel si assorbono rapidamente e sono la scelta ideale per chi è insofferente ai massaggi prolungati. Le emulsioni-spray hanno una consistenza acquosa: donano quindi sollievo alla pelle accaldata, ma evaporano rapidamente e non garantiscono, di conseguenza, la protezione migliore. E i solari in crema? Ottimi, perchè formano un vero e proprio schermo protettivo, sia per il viso sia per il corpo.
Norme di applicazione. Stendi il solare uniformemente su tutto il corpo, concentrandoti su piccole zone per non dimenticare nemmeno un centimetro di pelle, retro del ginocchio, piedi e orecchie incluse. L’ideale è effettuare la prima applicazione 20 minuti prima di andare in spiaggia. Solo quando il prodotto è ben assorbito, puoi vestirti per uscire. Ricordati anche di scegliere sempre e solo solari resistenti all’acqua, da applicare più volte durante il giorno e, in ogni caso, dopo ogni bagno.