Terra abbronzante: come applicarla a regola d’arte
Si contende con il self tanning il primato del bronzing cosmetics più amato: parliamo della terra abbronzante. Perfetta per il viso, ovvio, ma con nuove formulazioni specifiche e con declinazioni (compresi spray colorati per il corpo), a metà strada tra il fondotinta e la crema, perfetta anche per sottolineare l’effetto ambrato su punti strategici, come il décolleté e le gambe. Segni particolari: compatte, in polvere, cremose, a base di minerali, le nuove terre hanno microparticelle riflettenti, polveri “soft focus” che regalano luce e riducono la visibilità delle rughe e altre che assorbono il sebo e lasciano la pelle liscia e ben idratata. Oltretutto, sono soffici come seta e vantano gradazioni dal dorato al bronzo, per adattarsi meglio alla nuance di base della pelle. Ma come orientarsi nella scelta del prodotto? Regole generali: le polveri micronizzate non sono indicate per le pelli molto secche e disidratate, mentre assicurano un’aria naturale a pelli normali, miste o grasse e possono sostituire l’autoabbronzante in quelle acneiche.
Per le pelli secche sono adatte le mousse, le creme soufflé, i fondotinta in spray, d’effetto anche su quelle normali o miste, che con il caldo tendono a perdere acqua dai tessuti. Per l’applicazione: sul viso, le formule cremose si stendono con l’apposita spugnetta in lattice, quelle in polvere si sfumano con il pennellone, sulla pelle ben asciutta, con veloci movimenti rotatori dal centro verso l’esterno, senza dimenticare il collo. Se la pelle è grassa e lucida, per evitare macchie meglio applicare il cosmetico dopo aver tamponato bene il viso con una velina e dopo aver steso un velo di cipria impalpabile e trasparente. Un buon effetto, soprattutto sulle pelli secche o mature – più a rischio di evidenziare rughette e imperfezioni – si può ottenere anche con una base di BB, CC o con altre alphabet cream, ormai classici “prodotti-cura” che assicurano freschezza e luminosità, e completare l’operazione con un leggero velo di terra.
Le fedelissime (e già esperte) dello sculpting, invece, possono sperimentare anche il tantouring, vale a dire il contouring realizzato scurendo le zone che lo necessitano con l’autoabbronzante invece che con polveri, correttori e fondotinta, che ha il vantaggio di non dover essere realizzato quotidianamente, ma di resistere qualche giorno. Qualche consiglio ad hoc: per sfilare un viso troppo tondo applicare l’autoabbronzante solo su tempie, zona sotto l’osso dello zigomo e mandibole; viso troppo lungo: stendere il self tanning su parte alta di fronte e mento, poi la zona frontale delle guance, e il naso. Viso quadrato: autoabbronzante su tempie e sotto l’osso dello zigomo fino alle mascelle comprese. Per esaltare gli zigomi: applicare il prodotto sotto le tempie e nella zona sottostante lo zigomo.