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Anche gli ormoni influenzano la bellezza e la forma

Anche gli ormoni influenzano la bellezza e la forma

Come gli ormoni influenzano la bellezza e la forma

Gli ormoni influenzano anche la tua bellezza: scopri quali problemi possono causare.

  • Capelli. La causa di un diradamento eccessivo? Può dipendere da una tiroide “ballerina”, oppure da un aumento della sintesi degli androgeni ovarici o surrenalici, come il testosterone. Queste sostanze, infatti, agiscono sul bulbo pilifero indebolendolo e facendo cadere i capelli. Per la diagnosi esatta occorrono un dosaggio ormonale (esame del sangue), una visita endocrinologica/ginecologia e un’ecografia pelvica.

Come gli ormoni influenzano la bellezza e la forma

 

  • Pelle. Gli estrogeni influiscono sull’idratazione, tonicità ed elasticità della pelle. Insieme a testosterone e progesterone, però, controllano anche l’attività delle ghiandole sebacee: quando la loro azione è inappropriata compare l’acne. Per appurare le cause, necessaria una visita dermatologica.
  • Cellulite. Estrogeni e progesterone modulano la ritenzione idrica: per questo possono condizionare, anche se solo in parte, la formazione della cellulite. Altri ormoni implicati nella regolazione dell’equilibrio idrico: quelli tiroidei (FT3 e FT4), nonché il cortisolo (“ormone dello stress”) e l’ormone somatotropo (GH, ormone della crescita). A peggiorare la cellulite  concorrono lo stress, la sedentarietà e la reazione avversa ad alcuni farmaci. Per contrastarla, occorre agire simultaneamente su più fronti: in particolare attività fisica, dieta povera di sale e ricca di liquidi.
  • Peluria eccessiva. Un’improvvisa comparsa di peli su zone anomale, come schiena, zona ombelicale, capezzoli, viso, di solito è il campanello d’allarme della sindrome dell’ovaio policistico (eccessiva produzione di ormoni maschili da parte delle ovaie che interferiscono con l’ovulazione e formano, ciclo dopo ciclo, diverse piccole cisti ovariche). In casi meno frequenti, invece, la peluria eccessiva potrebbe dipendere da  un’anomala produzione di ormoni surrenalici od ovarici, responsabili di un’eccessiva presenza di androgeni in circolo.

Organizza la tua agenda pensando al ciclo.

Le alterne vicende degli ormoni (estrogeni e progesterone in primis) durante il ciclo mensile non regolano solo ovulazione e flusso, ma  influiscono anche su pelle, percezione del dolore e altri parametri. Ecco come programmare la tua agenda… in favore  di ciclo.

1) Cosa fare: Depilazione con la ceretta o altro metodo a strappo.

Quando: Dopo l’ovulazione (dal 14 giorno circa).

Motivo: Il progesterone provoca una vasodilatazione che facilita l’estrazione del pelo.

2)  Cosa fare: Massaggio.

Quando: La settimana che precede il flusso.

Motivo: Stimola la circolazione e riduce il gonfiore tipico di questa fase del ciclo.

Capelli. La causa di un diradamento eccessivo? Può dipendere da una tiroide “ballerina”, oppure da un aumento della sintesi degli androgeni ovarici o surrenalici, come il testosterone. Queste sostanze, infatti, agiscono sul bulbo pilifero indebolendolo e facendo cadere i capelli. Per la diagnosi esatta occorrono un dosaggio ormonale (esame del sangue), una visita endocrinologica/ginecologia e un’ecografia pelvica.

3) Cosa fare: Parrucchiere.

Quando: Tra la fine del ciclo e l’ovulazione.

Motivo: l’aumento degli estrogeni rende i capelli più “malleabili”, belli e lucenti.

4) Cosa fare: Dentista.

Quando: Nella prima settimana dopo l’ovulazione.

Motivo: Si è più rilassate e, dunque, meno sensibili al dolore.

5) Cosa fare: Paptest.

Quando: Lontano dal mestruo.

Motivo: La presenza di sangue rende difficoltosa la lettura del prelievo.

6) Cosa fare: Senologo.

Quando: Lontano dal periodo premestruale.

Motivo: Il seno può essere teso e dolente, più difficile da interpretare al tatto.

7) Cosa fare: Mammografia.

Quando: Nella settimana che segue la fine del flusso.

Motivo: Il tessuto del seno è meno ricco d’acqua e quindi più “leggibile” ai raggi X.

Disclaimer  

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico. E’ sempre bene affidarsi ai   consigli del proprio medico curante o di uno specialista.

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