Tutti pazzi per la bici

No excuse: la bike è l’unico mezzo di trasporto veramente ecologically correct, perché consente di bruciare la propria energia (400-500 kcal in un’ora) e di sostituirla ai carburanti tradizionali. Apprezzata da molte celebs, che non si fanno mancare una pedalata tra un impegno e l’altro (Jennifer Lopez, Naomi Watts, Leonardo Di Caprio, tanto per citarne alcune), è quasi un feticcio per i tanti bike-addicted che, anche con le temperature proibitive del tardo autunno e dell’inverno, mai e poi mai rinuncerebbero all’amata due ruote.
E fa tendenza in tutto il Pianeta: puntuale, come ormai da un decennio, ogni anno si tiene il Bicycle Film Festival, un tour mondiale che tocca 28 città fra cui New York, Los Angeles, Parigi, Londra, con doc-movie, dj-set e performance per celebrare la bike in tutte le sue espressioni (www.bicyclefilmfestival.com).
Mode a parte, la bicicletta su strada è soprattutto uno degli step più utili per tenersi in forma: migliora la funzionalità del cuore e non ha controindicazioni, tanto da essere consigliata anche a chi soffre di problemi cardiorcolatori e artrosi. E, sebbene tonifichi soprattutto gambe e glutei, impegna anche spalle e braccia, dorsali e addominali. È anche un buon supporto alla dieta per non ingrassare: uno studio condotto qualche tempo fa dall’Università di Harvard, pubblicato su Archives of Internal Medicine e condotto su 18.000 donne di età compresa tra i 25 e i 46 anni, ha scoperto che sono sufficienti cinque minuti di pedalate al giorno per mantenere stabile il peso corporeo.

Ma, soprattutto in questa stagione è fondamentale adottare un dress code a misura di temperature (rigide) e smog (urbano): indispensabili guanti, berretti e/o casco, gli occhiali da sole e la mascherina antismog per i city tours. E prima di salire sulla “due ruote”, ricordarsi che la guida è stata equiparata a quella di un’automobile e infrazioni, come pedalare contromano o non rispettare altre segnaletiche, sono passibili di una sanzione amministrativa (info: http://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-182-circolazione-dei-velocipedi.html)
Vietato quindi improvvisarsi Bike messenger e preferire una bici da pista (a scatto fisso, senza freni autonomi) anche per i percorsi urbani, come già fanno, invece, i molti fans negli USA e i sempre più numerosi giovani “adepti” italiani.