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Tutto il sale del mondo: i sali “alternativi”, che non nuocciono alla salute

Tutto il sale del mondo: i sali “alternativi”, che non nuocciono alla salute

sali alternativi

Puro e completo di oligoelementi, cioè integrale; magari arricchito con alghe o argilla vulcanica, per diventare un concentrato di iodio o di ferro. Raffinato: riferito a zucchero, farina, riso. Raramente al sale. Eppure quello comune da tavola è depurato, privato a scopo estetico di ogni componente che non sia cloruro di sodio, presente al 99%. Con inconvenienti dal lato del gusto e della salute, che non sussistono con altri tipi di sale, rimasti integri e “affinati” dalla natura.sali alternativi

Granelli scarsi: evaporato, filtrato, rievaporato, cristallizzato, stabilizzato con antiaggreganti, nel prodotto bianco dell’industria gli elementi distrutti possono essere sostituiti con magnesio carbonato, sodio carbonato, potassio iodale e destrosio. In un circolo perverso, le papille gustative a lungo andare vengono desensibilizzate dal composto per cui ne richiedono sempre di più. In questo modo è facile superare la dose giornaliera consigliata di 5 grammi, con rischi per pressione e cuore, ma soprattutto l’organismo s’impoverisce di minerali che il sale sequestra per rimpiazzare i suoi andati persi. Invece utilizzando l’ingrediente allo stato integrale, più saporito e non solo salato, si riduce il consumo e scompare il desiderio di cibi sapidi, causato dalla mancanza di oligoelementi.sali alternativi

Grezzo: magnesio, calcio, potassio e iodio sono i principali minerali contenuti nel prodotto marino integrale biologico, raccolto a mano con strumenti di legno per non intaccarlo. Questi catalizzatori dei processi biochimici sono preziosi per ossa, muscoli e sistema nervoso, per la produzione di energia e per lo sviluppo corporeo. Nel sale “puro” si rintracciano anche rame, selenio, cobalto, carbonio, stronzio, silicio e litio che supportano le funzioni delle cellule, attivano gli enzimi e proteggono da arteriosclerosi e malattie cardiovascolari. Inoltre gli oligoelementi si trovano nel sale grezzo in percentuale equilibrata, tanto da poter agire in sinergia e con effetti positivi.sali alternativi

Arricchiti all’origine: in vari luoghi del mondo, la stessa natura provvede a dotare i cristalli marini di particolari principi attivi. Il sale sedimenta in bacini di diversa struttura da cui assorbe pigmenti e sostanze. Di per sé il sale è un ottimo veicolo per assimilare i micronutrienti e quindi viene spesso combinato con integratori di sintesi, come lo iodio per la tiroide. Ma esistono prodotti integrati senza chimica. Nelle saline d’argilla della costa Atlantica francese, si raccoglie il sale di Guérande che, non essendo trattato con sbiancanti, conserva il colore grigio e 80 minerali, fra cui manganese e fosforo. Variopinti: l’ossido di ferro rende rosa l'”Alaea”, sale hawaiano così chiamato dall’argilla rossa di origine vulcanica che si mescola con i cristalli durante l’evaporazione e li arricchisce. Sembra che un grammo di “Alaea” apporti ferro cinque volte di più di altrettanto sale convenzionale e che possa contribuire ad aumentare la qualità del sangue e la resistenza allo stress e alle malattie.sali alternativi

Dalle acque fredde del Nord Atlantico si formano cristalli simili a fiocchi di neve, candide sfoglie trasparenti che si sciolgono subito nel cibo, sprigionando un sapore più intenso nonché magnesio, calcio e zinco, energetici e regolatori di ormoni e del metabolismo. L’abbondanza di minerali, come lo iodio, nel sale dell’Atlantico amalgamato con alghe Palmaria, Ulva e Porphyra può avere azione disintossicante su rene e fegato, organi emuntori, e fare bene all’intestino. Il meccanismo è quello del gomasio, che si ottiene con sale integrale e semi di sesamo tostati e pestati: ricco di calcio, fosforo e selenio, stimolatori delle difese immunitarie.

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