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Quattordici domande e quattordici risposte tecniche sulle creme

Quattordici domande e quattordici risposte tecniche sulle creme

domande e risposte sulle creme viso

Il mercato  cosmetico oggi offre prodotti sempre più efficaci, spesso nati dalla collaborazione con i laboratori che parlano il linguaggio della scienza più evoluto. Ma, nonostante  la capillare offerta di cosmetici  ad alto contenuto hi-tech, capaci di offrire prestazioni sempre più elevate e multitasking, nella consumatrice rimangono dei dubbi molto “basic”. Ecco quelli più comuni e i relativi consigli.

  1. Creme effetto lifting e creme antirughe: qual è la differenza? Le prime lavorano più in superficie e, grazie a sostanze ad effetto “tirante”, come le mucillagini vegetali, garantiscono un risultato immediato, ma che dura solo per alcune ore. Le creme antirughe, invece, hanno molecole, come la nuova generazione di peptidi bio-mimetici, il coenzima Q10 e altri antiossidanti, che lavorano nel derma per  stimolare i fibroblasti con un’azione non immediata, ma duratura. Le moderne formule cosmetiche tendono comunque ad abbinare entrambe le competenze, per garantire sia risultati immediati, di una pelle più tonica e distesa, sia un effetto antirughe nel tempo.
  2. Meglio usare crema notte + crema giorno o una crema “24 ore”? Un doppio trattamento è preferibile, soprattutto per chi ha la pelle problematica, per esempio con macchie, acne, couperose, e, di conseguenza, ha un maggior bisogno di differenziare la beauty-routine. La notte, infatti, è il momento ideale per avviare trattamenti di stampo più “medical”, ossia con attivi più concentrati o che per caratteristiche sono controindicati durante il giorno, come alcuni acidi. Le creme “24 ore”, invece,  sono formule “globali”,  con un pool di attivi ad ampio spettro (idratanti, nutrienti, ristrutturanti), nonché di solito mirate per una pelle matura,  over 40.  Sono applicabili  indifferentemente giorno o notte, ma generalmente non contengono  filtri UV.domande e risposte sulle creme viso
  3. Meglio una crema giorno che includa già un fattore UV, oppure crema più fondotinta con protezione solare? Le creme giorno da città di nuova generazione ormai quasi tutte  contengono un filtro solare medio, anche se il fattore è spesso previsto solo per la protezione dagli UVB e non dagli UVA, che sono i maggiori responsabili del photoaging. Se le creme ne sono prive, basta  applicare un fondotinta con un Spf 15 minimo.
  4. Siero: quando/come applicarlo e da che età usarlo? E quale formula preferire? Dipende dal siero: va applicato mattino o sera, scegliendolo in base alle proprie esigenze, e indipendentemente dall’età, per esempio all’acido ialuronico o all’aloe se la pelle è disidratata, oppure antiossidante o levigante se è matura o ispessita. Da notare che i sieri hanno una formula più “leggera” rispetto a molte creme, dovuta alla maggior presenza d’acqua, che ne favorisce il rapido assorbimento, e una maggior concentrazione di sostanze trattanti. Il limite è dato proprio dalla loro consistenza: se, soprattutto in estate, per una pelle mista o grassa possono bastare da soli come base per il make-up, per una secca o molto segnata è indispensabile aggiungere un crema giorno specifica.
  5. Creme per il contorno occhi e creme per il viso: perché differenziarle? Meglio le formulazioni in gel o in crema?Per il contorno occhi occorrono sempre creme specifiche, perché qui la pelle è più sottile, ha un film idrolipidico  molto delicato ed è soggetta  allo stress meccanico della mimica facciale, che influisce sui depositi di collagene. Per quanto riguarda le formule, i gel sono più adatti per il giorno, perché assicurano anche una maggior sensazione di freschezza, le creme per la notte. Tra gli attivi più presenti in questi prodotti: acido jaluronico che contrasta la perdita idrica; collagene e antiossidanti,  come l’acido alfalipolico e la vitamina E, che proteggono, in particolare, dal photoaging. E poi complessi ad azione simil-botox per “stirare” le rughette, e flavonoidi, che incentivando la microcircolazione e proteggendo i capillari hanno anche un’azione “antiocchiaie”.domande e risposte sulle creme viso
  6. Primer: quando e perché applicarlo? Questo prodotto, tornato in auge grazie al perfezionamento delle formule, crea una barriera che preserva l’idratazione della pelle e che consente di stendere meglio il fondotinta, impedendo al trucco di penetrare nella pelle. Va applicato sulla pelle detersa, dopo la crema. Ma attenzione: non va utilizzato tutti i giorni, perché  essendo a base di siliconi, può favorire i comedoni e peggiorare le imperfezioni. Si può scegliere un prodotto opacizzante se la pelle è grassa o mista, oppure idratante se occorre bilanciare la secchezza e omogeneizzare le rughe sottili.  Il primer illuminante può  sostituire il fondotinta coprente se la pelle è bella naturalmente, ma va  evitato se la carnagione è scura, perché stride con il colore biancastro del prodotto.
  7. È sempre necessario cambiare creme secondo la stagione? In estate ed inverno è preferibile applicare creme più idratanti, perché in queste stagioni che aumenta il bisogno di contenere le perdite d’acqua della pelle. In estate, poi, meglio preferire le   formule più “leggere”, meno occlusive per evitare l’effetto lucido anche in chi, di solito, non ne è afflitta. Con l’abbassarsi delle temperature e la maggiore permanenza negli ambienti indoor, invece, le cellule epidermiche hanno bisogno di creme che favoriscono l’ossigenazione, come quelle a base di polifenoli, e con attivi, come acidi grassi essenziali e ceramidi, che aiutino a ricostruire la funzionalità della barriera epidermica.domande e risposte sulle creme viso
  8. Meglio una BB o CC cream “tuttofare” o crema+fondotinta? Chi ha una pelle zero imperfezioni può evitare il trittico crema-primer fondotinta e preferire le multitasking  BB o CC  cream,  queste ultime dotate anche di speciali pigmenti correttivi, che illuminano la pelle e “spengono” le lievi discromie.  Ma per perfezionare e correggere il must resta il classico fondotinta.  Sul fronte operativo, per un’applicazione a regola d’arte di solito servono due tonalità di fondotinta: una uguale al colore della pelle su tutto il viso, un’altra più scura, usata solo per definire i contorni. Quella più scura va sfumata sotto lo zigomo, lungo le mascelle e verso le tempie: si crea così un gioco di ombre, che fa risplendere il viso come fosse in 3D.
  9. Retinolo: ha controindicazioni o va bene sempre, anche sul contorno occhi? Il retinolo è la vitamina A nella sua forma alcolica, la più naturale ed è tra gli antiaging  più potenti. Rispetto a un tempo, è più stabile, garantisce migliori performance ed è adatto anche per il contorno occhi. Nell’immediato, essendo un ottimo seboregolatore, il retinolo controlla l’antiestetico effetto lucido delle pelli grasse o miste, mentre nel tempo ha un effetto antiage e attenua rughe e rughette, perché regola la cheratizzazione e  stimola la produzione delle fibre di sostegno del derma. L’unica avvertenza: ove non previsto diversamente, meglio usarlo sempre di sera, al riparo dalla luce solare, per evitare foto-sensibilizzazioni.
  10. Alfaidrossiacidi e poliidrossiacidi: quali le differenze? Sono tutte molecole leviganti ed esfolianti, che favoriscono anche il rinnovamento della pelle, perché arrivano fino al derma, per stimolare i fibroblasti a produrre collagene ed elastina. Ma agiscono con diversi gradi di penetrazione e, anche, di possibile effetto irritativo. Agli alfaidrossiacidi (AHA), conosciuti anche come acidi della frutta, appartengono, per esempio, l’acido glicolico, estratto dalla canna di zucchero, il malico (dalla mela), il citrico (dal limone). Sono usati nei cosmetici con una concentrazione intorno al 5%, soprattutto come leviganti ed illuminanti, ma poiché possono dare irritazione e foto-sensibilità, non vanno applicati d’estate o durante il giorno e vanno evitati  se la pelle è tendenzialmente sensibile. I  poliidrossiacidi, come l’acido lattobionico e il gluconolattone, danno risultati analoghi, ma senza i possibili effetti irritativi degli AHA: oltre ad attenuare i pori dilatati e stimolare il turnover cellulare, idratano a fondo e aumentano il tono cutaneo.  E non hanno  controindicazioni: possono essere applicati mattino e sera, in qualsiasi stagione.domande e risposte sulle creme viso
  11. Oli per il viso: sono adatti solo per le pelli secche?No, oggi esistono formulazioni a base di oli naturali pensate per tutti i tipi di pelle (quelli di girasole o di jojoba, in particolare, anche per le pelli grasse). Gli oli vegetali, che vantano un’estrema sebo-affinità, sono perfetti non solo per nutrire, ma anche per idratare a fondo: i lipidi, i trigliceridi, il colesterolo e altri acidi grassi di cui sono ricche queste formule, infatti, sostengono lo “strato cementante”, quella sorta di collante che dallo strato più profondo della pelle tiene uniti i corneociti (le cellule più superficiali)  e che ha la proprietà di arginare le perdite d’acqua”. Meglio applicarli la sera, in texture secche.
  12. Qual è la differenza tra una crema tonificante e una ridensificante della pelle? Hanno funzioni simili, ma sono pensate per il diverso grado di invecchiamento cutaneo. Le tonificanti hanno attivi che lavorano nel derma, come l’acido ialuronico a basso peso molecolare, gli acidi grassi essenziali, e antiossidanti come la vitamina E e l’acido alfa-lipoico, per stimolare i fibroblasti a produrre collagene ed elastina, contrastando la perdita di elasticità che inizia a manifestarsi dopo i 35-40 anni.  Le ridensificanti sono destinate alle pelli ancor più mature e contengono anche attivi “riempitivi”, come quelli che  stimolano la sintesi dei glicosaminoglicani (aminoacidi, zuccheri), per contrastare la perdita di densità della pelle, più evidente dopo i 50 anni.
  13. Creme ipoallergeniche o per pelli sensibili: vanno bene, precauzionalmente, per tutte o solo per chi ha questo problema? Sono la scelta obbligata per chi ha una pelle intollerante o sensibile, un optional per chi ha un’epidermide “sana”, ma preferisce formule “minimal”, con pochi ingredienti, come sono di norma quelle studiate appositamente per le pelli problematiche. In tutti i casi, le creme prodotte in ambito europeo sono sottoposte a una rigida normativa che le rende sicure anche sotto l’aspetto allergologico, compresa l’assenza di  metalli allergizzati, come nickel e cromo, che solo casualmente possono entrare a far parte di un qualsiasi cosmetico durante le fasi della sua produzione, comunque sempre in percentuali irrilevanti e non tali da sensibilizzare la pelle se non già predisposta.domande e risposte sulle creme viso
  14. Collo: meglio un soin specifico o va bene la stessa crema applicata sul viso? L’essenziale è non trascurarlo mai, fin dalla giovane età ma, al contrario,  riservargli  sempre cure speciali, perché qui la pelle è per  natura sottile, delicata, facile a segnarsi. Fino ai 30-40 anni può bastare seguire la stessa beauty routine del viso. Dopo i 40, invece, è utile applicare un soin specifico,  con attivi elasticizzanti e tonificanti, per esempio con estratti vegetali di ginseng, luppolo, salvia, olio di soia e riso, ricchi di fitoestrogeni che ristrutturano il mantello epidermico.
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