Capelli grassi: i rimedi davvero efficaci
Per non avere la testa sull’orlo di una crisi di nervi, occorre impostare una seria e capillare manutenzione dei capelli: è un principio valido soprattutto per chi si ritrova con il problema dell’untuosità. Una condizione piuttosto frequente (10% della popolazione), determinata da un’anomala produzione di sebo che, su una base di predisposizione ereditaria, si può scatenare per vari motivi, ad esempio per problemi ormonali o per l’alimentazione scorretta e troppo ricca di grassi saturi (formaggi, salumi, panna, burro), che contribuiscono a irritare i follicoli dei capelli e le ghiandole sebacee. Sul banco degli imputati ci sono anche il fumo, l’abuso di sostanze eccitanti, come il caffè, e le cure protratte con alcuni farmaci, in particolare con gli antinfiammatori e i cortisonici. In questa stagione, poi, intervengono anche i fattori ambientali, come l’inquinamento, l’umidità, la polvere e il surriscaldamento domestico: le temperature troppo elevate, cioè superiori ai 22 gradi, stimolano indirettamente anche le ghiandole sebacee. Attenzione anche allo stress: favorendo gli squilibri ormonali e stimolando un’eccessiva produzione di cortisolo, ha negative ricadute anche sulla salute del capello e sulla produzione di sebo. Delle mirate pause relax, dunque, rappresentano anche un’ottima cura di bellezza e anti-untuosità per i tuoi capelli. Una buona abitudine è anche effettuare delle cure disintossicanti: per il fai-da-te, ottime le tisane detox preparate con 5 gr per litro d’acqua di ciascuna di queste erbe: bardana, carciofo, achillea, lavanda. Berne una tazza da tè, due volte al giorno per 2 settimane.
Alta manutenzione. Lo shampoo e la corretta igiene dei capelli sono fondamentali per controllare la produzione del sebo. Chi ha i capelli grassi deve lavarli più frequentemente, meglio se tutti giorni, usando uno shampoo delicato e con attivi purificanti e sebo-normalizzanti, come argilla bianca, tè verde (che è anche rimineralizzante), oppure con corteccia di china rossa, ricca di resine e alcaloidi chininici. Una volta la settimana, in sostituzione dello shampoo tradizionale, puoi utilizzare l’olio di Neem, il preferito da millenni delle donne indiane per le proprietà antibatteriche e cicatrizzanti. Per il balsamo, di rigore anche per i capelli grassi, preferisci le consistenze leggere, per esempio gli spray senza risciacquo, che hanno anche attivi capaci di neutralizzare residui di calcio e magnesio, colpevoli di appesantire ulteriormente la capigliatura. A sere alterne, friziona sul cuoio capelluto una lozione purificante, per esempio con rosmarino, che contiene oli essenziali idratanti e ristrutturanti. Una volta la settimana, invece, puoi fare anche un impacco pre-shampoo con fanghi algali o d’origine vulcanica, ricchi di minerali che riducono la secrezione di sebo, seguiti da risciacqui con acqua e un bicchiere d’aceto di lavanda (in erboristeria). Se, oltre all’eccesso di sebo, hai anche della forfora “grassa”, usa uno shampoo a base di Achillea, pianta sebo-normalizzante e capace di combattere le contaminazioni da funghi, responsabili del prurito che spesso accompagna questo problema. Utili anche le lozioni con sostanze esfolianti, come urea, acido salicilico, alfaidrossiadici, e gli impacchi a base di alga Silimarina, da utilizzare almeno 2-3 volte la settimana fino a miglioramento.
Questione di styling. Anche lo styling e la gestualità influiscono sulla maggiore o minore secrezione di sebo e, di conseguenza sulla vaporosità della capigliatura. Per questo, evita di toccarti continuamente i capelli e non massaggiare il cuoio capelluto durante il lavaggio, ma usa le mani piatte per distribuire lo shampoo, in modo da limitare la stimolazione delle ghiandole sebacee. Sul fronte dello styling: mai abusare delle spazzole, che favoriscono anche la distribuzione del grasso lungo il fusto, e non usare la piastra: più il capello è liscio e piatto, infatti, più assorbe il sebo dal cuoio capelluto. E riserva solo alle occasioni speciali le acconciature che, sottoponendo i capelli ad eccessiva trazione, stimolano le ghiandole sebacee e favoriscono la caduta. Preferisci, al contrario, i volumi soffici e le capigliature mosse, tra l’altro molto trendy, ottenute con tecniche naturali, cioè con pochi interventi (prodotti/attrezzi/calore). Lava i capelli con acqua tiepida ed evita di usare il phon a temperature troppo elevate e tampona per bene i capelli con un asciugamano in fibra naturale per limitare i tempi dell’asciugatura. Per l’emergenza, nell’impossibilità di usare uno shampoo tradizionale, è utilissimo un ottimo shampoo a secco, che in pochi minuti dona sofficità e un’immagine “pulita”. Questo prodotto, infatti, assorbe l’eccesso di sebo e consente di distanziare i lavaggi grazie a ingredienti mirati, come l’estratto di ortica (sebo-regolarizzante), la ciclodestrina e i polisaccaridi naturali, polveri micronizzate ad alto potere assorbente lipofilo.