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Tutti gli usi, anche salutistici, dell’aceto

Tutti gli usi, anche salutistici, dell’aceto

usi dell'aceto

È uno dei condimenti più classici, però forse anche tu, come molti, lo sottovaluti rispetto al suo “parente più prossimo”, l’olio extravergine d’oliva. Invece, anche l’aceto – è di lui che stiamo parlando –  ha una lunga, lunghissima tradizione, tanto da essere citato nella Bibbia. Inoltre, è dietetico, perché esaltando il sapore di verdura, pesci, carni, cereali,  fa “risparmiare” in altri condimenti molto più calorici, come l’olio per l’appunto. Ma, soprattutto, va apprezzato perché si presta a vari utilizzi, anche salutistici.  Infatti, secondo la medicina popolare e la naturopatia, l’aceto può essere utilizzato come rimedio dolce per piccoli disturbi e, pure, come cosmetico naturale. Ippocrate, per esempio, lo consigliava per i problemi respiratori e per curare ferite e ulcere, mentre i soldati romani lo assumevano in guerra per prevenire e combattere la dissenteria.usi dell'aceto

SOPRATTUTTO DI VINO, MA NON SOLO

Secondo la legge italiana, può chiamarsi aceto solo il prodotto che deriva dalla fermentazione di vini. L’aceto di qualità ha origine dalla fermentazione di vini pregiati e si ottiene con un lento processo, basato sulla presenza nel liquido di trucioli di legno e sull’azione fermentativa degli acetobatteri. L’aceto così ottenuto viene poi lasciato invecchiare in fusti di legno pregiato se nero, in contenitori d’acciaio inossidabile se bianco.  Il contenuto nutrizionale di questo aceto è piuttosto interessante: vanta, infatti, diverse vitamine (A, B1 e B2, C) e minerali, in particolare potassio, fosforo, magnesio e ferro ed è povero di calorie (circa cinque per 100 g).  L’aceto di vino è indicato non solo per il condimento delle insalate, ma anche per la marinatura dei pesci e delle verdure, mentre quello bianco è perfetto con le verdure al vapore.usi dell'aceto

Rimedio “alternativo” per piccoli disturbi (e problemi estetici).

Secondo la tradizione, l’aceto di vino di buona qualità (gli aceti meno costosi sono prodotti con vini pastorizzati e acido acetico) è anche curativo. Il più famoso è il cosiddetto “aceto dei quattro ladri”, che si ottiene facendo macerare in acido acetico cristallizzato e aceto bianco diverse erbe, tra le quali rosmarino, salvia, menta, lavanda, aglio, cannella. Questa ricetta è apparsa per la prima volta a Tolosa,  tra il 1628 e il 1631, nel corso di una terribile epidemia di peste ma ancor oggi, “rivista e corretta”, è utilizzata in erboristeria per combattere i parassiti del cuoio capelluto. Ma ecco qualche ulteriore, insolito utilizzo del comune aceto di vino di buona qualità.

Infiammazioni gengivali. Metti due cucchiai di aceto in un bicchiere d’acqua e fai degli sciacqui più volte al giorno.

Mal di denti. Versa in un pentolino un decilitro d’aceto con uno spicchio d’aglio, quindi porta ad ebollizione. Lascia intiepidire ed effettua degli sciacqui.

Crisi d’emicrania. Massaggia le tempie con un batuffolo di cotone imbevuto d’aceto.

Mal di gola e catarro. Usa l’aceto per fare dei gargarismi e bevine un po’, diluito in acqua, per sciogliere il catarro bronchiale.

Prurito e punture d’insetto. Per lenire il fastidio, friziona sulla pelle un po’ d’aceto.

Capelli grassi. Su capelli lavati e sciacquati come d’abitudine, massaggia il cuoio capelluto con acqua e aceto (una tazza d’aceto in un litro d’acqua). Avvolgi i capelli in un asciugamano e tieni in posa per venti minuti, quindi sciacqua.

Per il tuo lui: lozione dopobarba. Metti in una tazza d’aceto, 15 g di salvia e 15 g di rosmarino. Lascia macerare per una settimana, quindi filtra e aggiungi una tazza di acqua distillata.usi dell'aceto

 “ACETO” DI MELE

Tra gli aceti cosiddetti alternativi, spicca quello di mele (agro di mele, secondo legge). Derivato dal succo di mele fermentato, trasformato prima in sidro, poi in aceto, questo prodotto ha bassa acidità e sapore dolce: per questo, in cucina è indicato per marinare carne, pesce, per le insalate e per dare un sapore meno forte ai sottaceti. Molto interessante il suo contenuto. Grazie alla fermentazione, contiene molto potassio, minerale la cui carenza si manifesta con sintomi quali stanchezza e crampi, per esempio. Inoltre, ha buone percentuali di calcio, sodio, magnesio, fosforo, zolfo, betacarotene, cioè vitamina A vegetale, e soprattutto di pectina, una fibra solubile molto utile per l’intestino. La curiosità: nell’antica Grecia e Roma, per facilitare la digestione e “ripulire” l’intestino si utilizzava una bevanda a base di acqua e qualche cucchiaino di aceto di mele.

Gli “altri” utilizzi dell’aceto di mele

Intestino pigro. Diluisci un cucchiai di aceto di mele in un bicchiere d’acqua oligominerale naturale. Bevi il tutto al mattino, prima di fare colazione.

Febbre. Per abbassarla, fai frequenti spugnature con acqua e aceto di mele, soprattutto ai polpacci.

Ematomi e slogature. Applica compresse di acqua fredda e aceto di mele sulle zone dolenti.

Per depurarti.  Bevi al mattino, a digiuno, un bicchiere di acqua tiepida con due cucchiaini di aceto di mele.

Pelle grassa. Prepara una maschera con due cucchiai di miele e un cucchiaino di aceto di mele. Applicala sul viso, lascia in posa dieci minuti, quindi sciacqua con acqua tiepida.usi dell'aceto

Per lucidare i capelli. Diluisci un po’ di aceto di mele in acqua (un bicchiere per un litro d’acqua) e utilizzalo per l’ultimo risciacquo dei capelli.

Per rinforzare le unghie. Strofina un po’ d’aceto sulle unghie: oltre a rinforzarle, le renderà anche più lucenti.

Bagno stimolante e rinfrescante. Diluisci cinque cucchiai d’aceto di mele nell’acqua della vasca da bagno.

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